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Un weekend in Umbria: 10 luoghi imperdibili da visitare

Unica regione dell’Italia centrale a non essere bagnata dal mare, l’Umbria è un gioiello che compensa la mancanza d’acqua salata con i paesaggi e i borghi medievali che la attraversano. Celebre per il jazz (qui ogni anno si organizza l’Umbria Jazz Festival), la produzione del cioccolato, le specialità come il tartufo e la selvaggina e la ricchezza naturale che, tra laghi, ulivi e vigneti, le regala una delle tradizioni enogastronomiche più importanti del Paese. Ma quali sono i posti da visitare assolutamente durante un weekend in Umbria?

Perugia

Perugia è il capoluogo dell’Umbria, una cittadina nota soprattutto per la produzione del cioccolato (proprio nei dintorni di Perugia, a San Sisto, è nato il Bacio Perugina, il celebre cioccolatino con il cuore di nocciola), il suo centro storico medievale e la sua vivace vita universitaria. La città ha origini etrusche, ma è durante il Medioevo che si configura, raccogliendo l’eredità architettonica etrusca e romana e fondendola a nuovi monumenti medievali, nell’aspetto che poi manterrà nei secoli: questi sono anche gli anni della nascita della sua Università, una delle più antiche e stimate del continente, che ancora oggi attira in città studenti da tutto il mondo.
Il centro nevralgico di Perugia è Piazza IV Novembre, l’ex foro romano in cui convergono 4 vie dette “Vie Regali”: la piazza ospita il Duomo e il Palazzo Comunale, e al suo centro svetta la Fontana Maggiore, un’opera maestosa di Nicola e Giovanni Pisano. Altri monumenti di interesse perugini sono Palazzo dei Priori, raggiungibile direttamente dalla piazza, l’Acquedotto romano (percorribile a piedi), la Rocca Paolina e il Pozzo Etrusco.
Non si può poi visitare Perugia senza averne assaggiato le specialità locali: la città, così come l’intera regione, è conosciuta per la presenza del tartufo nero e bianco, per la pasta – gli strangozzi –, la focaccia tipica, la cosiddetta torta al testo, e il piccione cucinato “alla ghiotta”, ovvero con una salsa a base di aromi e prosciutto crudo. 

Assisi

Universalmente, la fama del borgo umbro di Assisi è legata al suo cittadino più celebre: San Francesco. A lui è dedicata la Cattedrale cittadina (nella cui cripta si trova la tomba del Santo), un capolavoro architettonico che ospita tra le sue navate opere di Cimabue, Giotto e Pietro Lorenzetti, ma l’influenza del Santo si estende anche alla diffusione del movimento francescano e del suo messaggio di pace e tolleranza, che pervadono il borgo e i dintorni.
La città è però legata anche alla presenza di un’altra Santa: Santa Chiara, a cui è stata intitolata l’altra principale chiesa di Assisi. Dal 2000, il centro storico del borgo è Patrimonio UNESCO. 

 

Spoleto

Non lontano da Perugia, lungo la via Flaminia, sorge un altro borgo umbro dalle atmosfere suggestive. Spoleto si sviluppa sul colle Sant’Elia, collegato all’attiguo borgo di Montelucco da un ponte acquedotto, ed è una cittadina romana che, nel tempo, è stata meta di pellegrinaggio di molti personaggi illustri, da Goethe a Carducci. Tra le sue vie si respira un’aria di tradizione, di un tempo che sembra essersi fermato. Immersa nel verde, tra i monumenti cardine di Spoleto spicca la cinquecentesca Rocca Albornoziana, che svetta fiera sul colle dominando la vallata.
Anche qui, non ce ne si può andare dalla città senza aver assaggiato i suoi piatti tipici: la frittata con tartufi, la zuppa di San Nicola e l’agnello alla cacciatora (del resto, l’Umbria ama la selvaggina).

Gubbio

Anche noto come “la città di pietra” o “la città grigia”, Gubbio è un altro borgo medievale del territorio umbro, celebre per la lavorazione delle maioliche. Il gioiello della città è Piazza Grande, una sorta di spiazzo pensile che si affaccia sulla vallata, ma meritano una visita anche la Basilica di San Francesco, la Loggia dei Tiratori, il rinascimentale Palazzo Ducale. La città rivela tesori però anche nei suoi dintorni: non lontano si trovano infatti la Gola del Bottaccione, un’antica gola formatasi in seguito all’erosione del torrente Carmignano e il suo acquedotto, e la Basilica dedicata a Sant’Ubaldo, patrono della città, in cima al monte Igino. 

Spello

Annoverato tra i borghi più belli d’Italia, Spello si trova ai piedi del Monte Subasio, non distante da Assisi, Spoleto e Perugia. La sua fama è legata agli ulivi, alla bellezza arcaica del suo centro storico, ma soprattutto alle infiorate. Non per niente, la città viene anche soprannominata la “città dei fiori”: ogni anno, nel periodo di processione del Corpus Domini, Spello si riempie di tappeti e quadri floreali, le cosiddette “infiorate”, opere d’arte che regalano un’atmosfera profumata e colorata al borgo. Valgono una visita però anche le mura, la Cappella Tega e l’imperiale Villa dei Mosaici. 

Trevi

Anche Trevi, tra Foligno e Spoleto, vanta la partecipazione al circuito dei borghi più belli d’Italia. È conosciuto anche come la “il borgo degli ulivi” grazie alla produzione di una varietà di olio molto pregiata, e il suo centro medievale si contraddistingue per la presenza massiccia di edifici di colore rosa. Immerso nel verde degli ulivi e della vallata, è uno dei luoghi più emozionanti dell’Umbria.

Todi

Detta la “città degli arcieri”, Todi è un’autentica cittadina dell’Umbria, il cui centro nevralgico è senza dubbio Piazza del Popolo, su cui si affaccia l’omonimo palazzo, tra i più antichi dell’intera regione. Altri monumenti notevoli sono Palazzo dei Priori e il capolavoro romanico della Cattedrale dell’Annunziata, preceduta da uno scalone monumentale. Anche Todi si affaccia sulle vallate umbre, e dal campanile della Cattedrale si può godere di un panorama mozzafiato sulla valle del Tevere e scorgere persino la città di Perugia, distante 60 km, in lontananza. 

Il lago Trasimeno 

Il lago Trasimeno è il più esteso dell’Italia centrale. Ammirato persino da Lord Byron e celebre per la sua produzione artigianale di rame, ferro e merletti, lo circondano una natura rigogliosa e dei borghi affascinanti: tra Castiglione del Lago, Città della Pieve, Passignano e Panicale, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il lago ha anche tre isole, tra cui la più importante è l’Isola Maggiore, una frazione di Tuoro ancora abitata. La cucina di lago abbandona l’amore umbro per la selvaggina e predilige il pesce come l’anguilla e il persico, ma tra gli altre specialità si ricordano l’olio dei colli del Trasimeno, i vini DOC e il dolce Torciglione. 

Orvieto

Orvieto è una cittadina in provincia di Terni che sorge su un imponente massiccio di tufo, oggi visitabile al suo interno grazie al percorso della città sotterranea e alla visita alle necropoli etrusche. Tra i suoi monumenti celebri, il Pozzo di San Patrizio (profondo più di 60 metri), la Fortezza Albornoz e la Chiesa di San Giovenale, ma la massima espressione artistica del borgo si ritrova però nel Duomo dedicato a Santa Maria Assunta, un capolavoro architettonico tra i più belli d’Italia e del mondo che domina la città dall’alto con i suoi mosaici e le sue guglie gotiche. 

La cascata delle Marmore

In provincia di Terni sorge una cascata artificiale che risale al 200 a.C., quando i romani la progettarono per far defluire le acque del fiume Velino che inondava i terreni e trasformava aree molto estese in paludi. Con un dislivello di oltre 160 metri, è la cascata artificiale più alta d’Europa e tra le più alte del mondo. La vegetazione che la circonda è un trionfo rigoglioso di biodiversità, e la roccia di cui è costituita, il travertino, è un materiale molto friabile che ha dato origine a grotte e cavità, tra cui le più famose sono la Grotta della Morta e quella della Diaclasi. Nei secoli, lo spettacolo della cascata delle Marmore ha incantato visitatori illustri, da Galileo Galilei a William Turner, facendola diventare, nel 1800, una meta imperdibile del celebre Grand Tour europeo. 

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